Comune di
San Giovanni in Croce

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02/12/2009 P.G.T. 1° conferenza v.a.s.
Piano di Governo del Territorio
Documento di Piano
Valutazione ambientale strategica
Comune di San Giovanni in Croce Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) Documento di Piano Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) Documento di Scoping dott. Davide Gerevini via Paullo, 25 - 43100 Parma tel. 340-4918385 dgere@libero.it dicembre 2009 V. A. S. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 1 di 50 INDICE 0. INTRODUZIONE E SCHEMA DEL PERCORSO METODOLOGICO ............................................. 2 0.1 LO SVILUPPO SOSTENIBILE ........................................................................................................... 2 0.2 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) NELL'O RDINAMENTO COMUNITARIO ................ 6 0.3 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) NELL'ORDINAMENTO NAZIONALE .................... 9 0.4 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) NELL'ORDINAMENTO REGIONALE .................. 10 0.5 ASPETTI METODOLOGICI GENERALI E ORGANIZZAZIONE DEL DOCUMENTO ..................................... 14 1. FASE 1: ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI E DEGLI OBIETTIVI .......................... 20 1.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ............................................................................................................... 20 1.2 AMBITO DI INFLUENZA DEL PIANO E INTERFERENZA CON I SITI RETE NATURA 2000 ....................... 21 1.3 DEFINIZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI ............................................................................. 21 1.4 INDIVIDUAZIONE E ANALISI DELLE NORME, DELLE DIRETTIVE E DEI DOCUMENTI PROGRAMMATICI DI RIFERIMENTO ...................................................................................................................................... 22 1.5 SINTESI DELLO STATO DI FATTO DEL TERRITORIO COMUNALE ....................................................... 23 1.6 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATI . 28 1.7 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E TERRITORIALE ............................... 29 1.8 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE POLITICHE/AZIONI DI PIANO ................................................ 32 2. FASE 2: VALUTAZIONE AMBIENTALE PRELIMINARE (VAP) DEGLI OBIETTIVI GENERALI DI PIANO .................................................................................................................................................. 33 2.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ............................................................................................................... 33 3. FASE 3: VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITÀ AMBIENTALE ALLA TRASFORMAZIONE - ALTERNATIVE DI PIANO .................................................................................................................... 35 3.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ............................................................................................................... 35 3.2 ASPETTI METODOLOGICI ............................................................................................................ 36 ALLEGATI - Allegato 1.A: Inquadramento territoriale - Allegato 1.B: Quadro Conoscitivo Ambientale Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 2 di 50 0. INTRODUZIONE E SCHEMA DEL PERCORSO METODOLOGICO 0.1 Lo sviluppo sostenibile A livello internazionale, il tema della possibilità sostenibilità dello sviluppo umano da parte del pianeta è nato dalla presa di coscienza che lo stile di vita condotto, soprattutto nei paesi più ricchi e industrializzati, è stato tale da causare un preoccupante degrado ambientale, dovuto per la maggior parte a causa del fatto che le società di tali Paesi, che da sempre hanno ragionato in funzione della loro crescita economica, piuttosto che nell'ottica di uno sviluppo pianificato in modo a non creare un impatto eccessivamente elevato sull'ambiente. Con il termine "sviluppo sostenibile" si intende la crescita sostenibile di un insieme di più variabili contemporaneamente, non dimenticando che in realtà ciò potrebbe comportare non poche difficoltà sia dal punto di vista politico, che tecnico. Infatti, un aumento di una produzione industriale può portare sì ad aumento della ricchezza, ma può, nel caso non sia condotto in modo sostenibile, provocare ripercussioni negative ad esempio sulla qualità dell'aria. Il concetto di sostenibilità comprende quindi le interazioni tra le attività umane, la loro dinamica e le dinamiche della biosfera, che generalmente si svolgono su di una scala temporale più ampia. Il concetto di sviluppo sostenibile nasce nel 1987 con il Rapporto Brundtland (World Commission on Environment and Development, 1987) in cui per la prima volta viene definito come: - uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni; - un processo nel quale lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico ed il cambiamento istituzionale sono tutti in armonia ed accrescono le potenzialità presenti e future per il soddisfacimento delle aspirazioni e dei bisogni umani. Sostenibilità e sviluppo devono quindi coesistere, in quanto la prima è condizione indispensabile per la realizzazione di uno sviluppo duraturo, dato che la disponibilità delle risorse e del capitale naturale valutate sull'attuale modello di sviluppo risulta tale da impedirne il mantenimento e l'accrescimento nel tempo. Dal 1987 il concetto di sviluppo sostenibile è divenuto elemento programmatico fondamentale di una moltitudine di documenti internazionali, comunitari e nazionali, fino ad essere inserito nella "Costituzione Europea" (Roma, 29 ottobre 2004), ove, tra gli obiettivi, viene enunciato che l'Unione si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente (art.I-3). Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 3 di 50 0.1.1 Le componenti della sostenibilità Lo sviluppo sostenibile si caratterizza per una visione dinamica secondo la quale ogni cambiamento deve tenere conto dei suoi effetti sugli aspetti economici, ambientali e sociali, che devono tra loro coesistere in una forma di equilibrio. Di conseguenza lo sviluppo sostenibile non deve intendersi come meta da raggiungere, ma piuttosto come un insieme di condizioni che devono essere rispettate nel governo delle trasformazioni del pianeta. Di questo insieme di condizioni fa parte significativa l'a ssunzione di obiettivi espliciti di qualità e di quantità dei beni ambientali, calibrati in base al loro mantenimento a lungo termine. Tali obiettivi di mantenimento dei beni ambientali devono essere integrati in tutte le decisioni di trasformazione e sviluppo che traggono origine dai piani e dai programmi (Progetto ENPLAN). La maggior parte degli studiosi suddivide, infatti, la sostenibilità in tre componenti (Figura 0.1.1): sociale, economica e ambientale (in realtà è possibile individuarne una quarta, ovvero la sostenibilità istituzionale, intesa come la capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione, informazione, formazione, giustizia). La valutazione della sostenibilità dovrebbe dunque riguardare il grado di conseguimento degli obiettivi di tutte le componenti. Figura 0.1.1 - Lo schema triangolare sintetizza il concetto di sostenibilità: i tre vertici rappresentano rispettivamente la polarizzazione degli aspetti ambientali, economici e sociali. I lati del triangolo rappresentano le relazioni tra le polarità che possono manifestarsi come sinergie e come conflitti. Il compromesso necessario tra i diversi estremi è rappresentato, una volta risolto il problema delle scale di misurazione, da un punto lungo ogni asse di misura. Il congiungimento di tali punti dà luogo a un triangolo, la cui superficie potrebbe essere definita come "vivibilità" o "qualità della vita" (Progetto ENPLAN). Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 4 di 50 Sostenibilità sociale La sostenibilità sociale riguarda l'equità distributiva, i diritti umani e civili, lo stato dei bambini, degli adolescenti, delle donne, degli anziani e dei disabili, l'immigrazione e i rapporti tra le nazioni. Le azioni e gli impegni finalizzati al perseguimento di uno sviluppo sostenibile non possono prescindere dalla necessità di attuare politiche tese all'eliminazione della povertà e dell'esclusione sociale. Il raggiungimento di tale obiettivo dipenderà, oltre che da una equa distribuzione delle risorse, da una riduzione dei tassi di disoccupazione e, quindi, attraverso misure di carattere economico, anche dalla realizzazione di investimenti nel sistema sociosanitario, nell'istruzione e, più in generale, in programmi sociali che garantiscano l'accesso ai servizi oltre che la coesione sociale (Ministero dell'Ambiente, 2002). In sostanza la sostenibilità sociale è garantita dalla capacità di garantire condizioni di benessere e accesso alle opportunità in modo paritario tra differenti strati sociali. Sostenibilità economica Sostenibilità economica è sinonimo di sviluppo stabile e duraturo: si realizza attraverso alti livelli occupazionali, bassi tassi di inflazione e stabilità nel commercio. La sostenibilità economica consiste nella capacità di generare, in modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione, mediante un uso razionale ed efficiente delle risorse. Sostenibilità ambientale La dimensione ecologica della sostenibilità implica che si lasci intatta la stabilità dei processi interni dell'ecosfera, struttura dinamica e auto-organizzata, per un periodo indefinitamente lungo, cercando di evitare bilanci crescenti (Marchetti e Tiezzi, 1999). Tra le nuove forme di pianificazione vocate alla sostenibilità vi è anche l'esigenza condivisa di progettare gli equilibri ecologici; l' � � azione ambientale, che ne è parte integrante, poggia sulla capacità di eliminare le pressioni all'interfaccia tra antroposfera ed esosfera, rinunciare allo sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili, ridurre e per quanto possibile eliminare gli inquinanti, valorizzare i rifiuti attraverso il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero sia energetico che di materie prime secondarie, alterare gli equilibri di generazione ed assorbimento dei gas serra, arrestare l'erosione della biodiversità, fermare la desertificazione, salvaguardare paesaggi ed habitat (Ministero dell' � � Ambiente, 2002). La definizione fondamentale di sostenibilità ambientale si può ricondurre alle regole di prelievoemissione sviluppate da Goodland e Daly (1996): - norma per il prelievo delle risorse rinnovabili: i tassi di prelievo delle risorse rinnovabili devono essere inferiori alla capacità rigenerativa del sistema naturale che è in grado di rinnovarle; - norme per il prelievo di risorse non rinnovabili: la velocità con la quale consumiamo le risorse non rinnovabili deve essere pari a quella con cui vengono sviluppati dei sostituti rinnovabili; parte dei Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 5 di 50 ricavi conseguenti allo sfruttamento di risorse non rinnovabili deve essere investita nella ricerca di alternative sostenibili; - norme di emissione: l'e missione di rifiuti non deve superare la capacità di assimilazione del sistema locale, ovvero la quantità per cui tale sistema non vede diminuita la sua futura capacità di assorbire rifiuti o compromesse le altre sue fondamentali funzioni. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 6 di 50 0.2 La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) nell'ordinamento comunitario Il 27 giugno 2001 il Parlamento e il Consiglio Europei hanno approvato la Direttiva 42/2001/CE "Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente", che doveva essere recepita dagli Stati membri entro il 21 giugno 2004. Il trattato di Amsterdam poneva già tra gli obiettivi dell'Unione la promozione di uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, l'elevato livello di protezione dell'ambiente e il miglioramenti di quest'ultimo. La tematica ambientale assumeva così valore primario e carattere di assoluta trasversalità nei diversi settori di investimento oggetto dei piani di sviluppo. Tali concetti sono stati recentemente ulteriormente confermati dalla " Costituzione Europea" sia a livello di obiettivi generali dell'U nione (art.I-3), come descritto nei capitoli precedenti, che nella sezione dedicata alle tematiche ambientali (art.III-233), in cui si specifica che la politica dell'Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi: a) salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità ambientale; b) protezione della salute umana; c) utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; d) promozione, sul piano internazionale, di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale. […] Essa è fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'a mbiente e sul principio "chi inquina paga". La Direttiva sopraccitata definisce la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) come un processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte - politiche, piani o iniziative nell'ambito di programmi - ai fini di garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin dalle prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle considerazioni di ordine economico e sociale. Tale valutazione è funzionale agli obiettivi di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e di contribuire all' � � integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'e laborazione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, specificando che tale valutazione deve essere effettuata durante la fase preparatoria del Piano o del programma e anteriormente alla sua adozione o all'avvio della relativa procedura amministrativa (valutazione preventiva). Finalità ultima della V.A.S. è, quindi, la verifica della rispondenza dei piani e programmi (di sviluppo e operativi) con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, verificandone il complessivo impatto ambientale, ovvero la diretta incidenza sulla qualità dell'a mbiente. La novità fondamentale introdotta dal procedimento di V.A.S. è il superamento del concetto di compatibilità (qualunque trasformazione che non produca effetti negativi irreversibili sull'a mbiente) per giungere al concetto di sostenibilità (ciò che contribuisce positivamente all'equilibrio nell'uso di risorse, ovvero la spesa del capitale naturale senza intaccare il capitale stesso e la sua capacità di riprodursi), che viene assunto come condizione imprescindibile del processo decisionale, alla pari del rapporto Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 7 di 50 costi/benefici o dell'efficacia degli interventi. Inoltre, elementi di fondamentale importanza nel processo pianificatorio sono rappresentati dalla partecipazione del pubblico al processo decisionale e dall'introduzione di misure di monitoraggio, che permettono di ottenere un continuo e costante aggiornamento degli effetti del piano o programma in atto e garantiscono, quindi, la sua eventuale tempestiva modifica. Secondo quanto stabilito dalla Direttiva comunitaria per procedere alla valutazione ambientale strategica deve essere redatto un Rapporto Ambientale in cui siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l'a ttuazione del piano o del programma potrebbe avere sull'ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell'a mbito territoriale del piano o del programma1. Tali contenuti devono poi essere riassunti in un documento (Sintesi Non Tecnica) al fine di rendere facilmente comprensibili le questioni chiave e le conclusioni del rapporto ambientale sia al grande pubblico che ai responsabili delle decisioni. Come anticipato, la Direttiva attribuisce un ruolo fondamentale al coinvolgimento del pubblico (ossia dei soggetti che sono interessati all'iter decisionale […] o che ne sono o probabilmente ne verranno toccati, includendo le pertinenti organizzazioni non governative) a cui deve essere offerta un'effettiva opportunità di esprimere in termini congrui il proprio parere sulla proposta di piano o programma e sul rapporto ambientale che lo accompagna. Infine, la stessa Direttiva prescrive che siano controllati gli effetti ambientali significativi dell'a ttuazione dei piani o programmi al fine, tra l'altro, di individuarne tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e essere in grado di adottare le misure correttive che si ritengono opportune. La V.A.S. si può articolare in sei fasi (Tabella 0.2.1), anche se in realtà il modello metodologico generato dalla norma comunitaria prevede che la valutazione finale venga attuata attraverso tre valutazioni parziali, attuate in tre differenti momenti della formulazione del piano: - valutazione ex-ante: precede e accompagna la definizione del piano o programma di cui è parte integrante, comprendendo in pratica tutte le fasi di elaborazione descritte in Tabella 0.2.1; - valutazione intermedia: prende in considerazione i primi risultati degli interventi (scelte) previsti dal piano/programma, valuta la coerenza con la valutazione ex-ante, la pertinenza con gli obiettivi di sostenibilità, il grado di conseguimento degli stessi, la correttezza della gestione, la qualità della sorveglianza e della realizzazione; - valutazione ex-post: è destinata ad illustrare l'u tilizzo delle risorse, l'efficacia e l'efficienza degli interventi (scelte) e del loro impatto e a verificare la coerenza con la valutazione ex-ante. 1 Per maggiori dettagli circa i contenuti del Rapporto Ambientale si veda l'Allegato I della Direttiva 42/2001/CE. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 8 di 50 Tabella 0.2.1 - Fasi della procedura di V.A.S. (tratto da Linee guida per la valutazione ambientale strategica VAS - Fondi strutturali 2000-2006, Ministero dell'Ambiente). Fasi della V.A.S. Descrizione 1. Analisi della situazione ambientale Individuare e presentare informazioni sullo stato dell'ambiente e delle risorse naturali (dell'ambito territoriale e di riferimento del piano) e sulle interazioni positive e negative tra queste e i principali settori di sviluppo. Previsione della probabile evoluzione dell'a mbiente e del territorio senza il piano. Sono utili indicatori e descrittori, prestazionali, di efficienza, di sostenibilità, idonei a descrivere sinteticamente le pressioni esercitate dalle attività antropiche (driving forces), gli effetti di queste sull'ambiente e gli impatti conseguenti. 2. Obiettivi, finalità e priorità Individuare obiettivi, finalità e priorità in materia di ambiente e sviluppo sostenibile da conseguire grazie al piano/programma di sviluppo; obiettivi definiti dall'insieme degli indirizzi, direttive e prescrizioni derivanti dalla normativa comunitaria, statale e regionale, e dagli strumenti di pianificazione e programmazione generali e settoriali. 3. Bozza di piano / programma e individuazione delle alternative Garantire che gli obiettivi e le priorità ambientali siano integrate a pieno titolo nel progetto di piano/programma che definisce gli obiettivi, le priorità di sviluppo e le politiche-azioni. Verifica delle diverse possibili alternative e ipotesi localizzative in funzione degli obiettivi di sviluppo del sistema ambientale, definendo le ragioni e i criteri che le hanno sostenute. 4. Valutazione ambientale della bozza Valutare le implicazioni dal punto di vista ambientale delle priorità di sviluppo previste dal piano/programma e il grado di integrazione delle problematiche ambientali nei rispettivi obiettivi, priorità, finalità e indicatori. Analizzare in quale misura la strategia definita nel documento agevoli o ostacoli lo sviluppo sostenibile del territorio in questione. Esaminare la bozza di documento nei termini della sua conformità alle politiche e alla legislazione regionale, nazionale e comunitaria in campo ambientale. 5. Monitoraggio degli effetti e verifica degli obiettivi Con riferimento agli obiettivi di piano, la valutazione specifica e valuta i risultati prestazionali attesi. E' utile a tal fine individuare indicatori ambientali (descrittori di performance, di efficienza, di sostenibilità) intesi a quantificare e semplificare le informazioni in modo da agevolare, sia da parte del responsabile delle decisioni che da parte del pubblico, la comprensione delle interazioni tra l'ambiente e i problemi chiave del settore. Tali indicatori dovranno essere quantificati per contribuire a individuare e a spiegare i mutamenti nel tempo. 6. Integrazione dei risultati della valutazione nella decisione definitiva piano / programma Contribuire allo sviluppo della versione definitiva del piano/programma tenendo conto dei risultati della valutazione. A seguito dell'attività di monitoraggio per il controllo e la valutazione degli effetti indotti dall'attuazione del piano, l'elaborazione periodica di un bilancio sull'attuazione stessa, può proporre azioni correttive attraverso l'utilizzo di procedure di revisione del piano. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 9 di 50 0.3 La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) nell'ordinamento nazionale In ottemperanza a quanto previsto dalla "legge delega" in materia ambientale (L. n.308/2004), lo stato italiano recepisce la Direttiva comunitaria 42/2001/CE con il DLgs. n.152/2006 e s.m.i. (in particolare D.Lgs. n.4/2008) "Norme in materia ambientale". Al Titolo II "La Valutazione Ambientale Strategica" della Parte II sono specificate le modalità di svolgimento della verifica di assoggettabilità, i contenuti del rapporto ambientale, le modalità di svolgimento delle consultazioni, la procedura di valutazione del piano o del programma e del rapporto, le modalità di espressione del parere motivato, le modalità di informazione sulla decisione ed i contenuti del monitoraggio. In linea con le previsioni della direttiva comunitaria, il Decreto prevede che la fase di valutazione è effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua approvazione o all'avvio della relativa procedura legislativa. Essa è preordinata a garantire che gli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione (art.11). Ai fini della valutazione ambientale, il decreto prevede la redazione di un rapporto ambientale, che costituisce parte integrante del piano o del programma e ne accompagna l'intero processo di elaborazione ed approvazione. Nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso (art.13). L'Allegato VI della Parte II del decreto n.152/2006 e s.m.i. specifica le informazioni che devono essere considerate nel rapporto ambientale, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione correnti, dei contenuti e del livello di dettaglio del piano o del programma (art.13). Si specifica, che deve essere redatta anche una Sintesi Non Tecnica del Rapporto Ambientale. Il decreto chiarisce, infine, che il monitoraggio assicura il controllo sugli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione dei piani e dei programmi approvati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive (art.18). A tal fine, il piano o programma individua le responsabilità e la sussistenza delle risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 10 di 50 0.4 La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) nell'ordinamento regionale 0.4.1 Premessa Considerando che lo Stato Italiano ha solo recentemente recepito le indicazioni della Direttiva sulla V.A.S. (datata giugno 2001), alcune regioni hanno anticipato la legislazione nazionale legiferando in materia di valutazione ambientale di piani o programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente. Tra le altre, è questo il caso della Regione Lombardia, la cui Legge Regionale urbanistica n.12 del 11 marzo 2005 e s.m.i. "Legge per il governo del territorio" introduce, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell'ambiente, […] la valutazione ambientale degli effetti derivanti dall'attuazione di piani e programmi (art.4). Essa precisa che la V.A.S., a cui è sottoposto il Documento di Piano, è effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione o all'avvio della relativa procedura di approvazione, con la finalità di evidenziare la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità del piano e le possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione e individuare le alternative assunte nella elaborazione del piano o programma, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione o di compensazione, anche agroambientali, che devono essere recepite nel piano stesso (art.4). Successivamente, ripercorrendo in sostanza quanto previsto in materia di V.A.S. dalla Direttiva 42/2001/CE, il Consiglio Regionale ha meglio specificato i contenuti della V.A.S. attraverso la Deliberazione n.8/351 del 13/03/2007 ("Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi"), specificando che essa deve: - permettere la riflessione sul futuro da parte di ogni società e dei suoi governanti e nel contempo aumentare sensibilmente la prevenzione, evitando impatti ambientali, sociali ed economici negativi; - essere effettuata il più a monte possibile, durante la fase preparatoria del piano/programma (P/P) e anteriormente alla sua adozione e all'avvio della relativa procedura legislativa; - essere integrata il più possibile nel processo di elaborazione del P/P; - accompagnare il P/P in tutta la sua vita utile ed oltre attraverso un'azione di monitoraggio. La VAS va intesa come un processo continuo, che si estende lungo tutto il ciclo vitale del P/P. Il significato chiave della VAS è costituito dalla sua capacità di integrare e rendere coerente il processo di pianificazione orientandolo verso la sostenibilità. Una prima forma di integrazione è rappresentata dall'interazione positiva e creativa tra la pianificazione e la valutazione durante tutto il processo di impostazione e redazione del P/P; il dialogo permanente permette aggiustamenti e miglioramenti continui, che si riflettono nel prodotto finale rendendolo molto più consistente e maturo. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 11 di 50 Altre forme di integrazione imprescindibili sono la comunicazione e il coordinamento tra i diversi enti e organi dell'amministrazione coinvolti nel P/P; l'utilità di tale comunicazione diventa maggiore nelle decisioni di base circa il contenuto del piano o programma. Infine, l'integrazione nella considerazione congiunta degli aspetti ambientali, sociali ed economici; la forte tendenza alla compartimentazione del sapere rende difficile la realizzazione di analisi integrate, che tuttavia permettono l'emergere di conoscenze utili e interessanti quanto quelle che derivano dalle analisi specialistiche. Infine, in ottemperanza a quanto previsto dalla DCR n.8-351/2007, la Giunta Regionale ha approvato la deliberazione n.8-6420/2007 in cui è specificata ulteriormente la procedura di V.A.S. per una serie di strumenti di pianificazione, tra cui anche i PGT, e chiarito il coordinamento con altre procedure (Valutazione di Impatto Ambientale - VIA, Valutazione di Incidenza - VIC e Autorizzazione Ambientale Integrata - IPPC), oltre ad essere fornite indicazioni sull'Autorità competente per la VAS e sui soggetti da coinvolgere nella Conferenza di Valutazione. 0.4.2 Il processo di V.A.S. La piena integrazione della dimensione ambientale nella pianificazione e programmazione deve essere effettiva, a partire dalla fase di impostazione fino alla sua attuazione e revisione, sviluppandosi durante tutte le fasi principali del ciclo di vita del P/P (Figura 0.4.1)2: a) orientamento e impostazione: il processo di V.A.S. procede ad un'a nalisi preliminare di sostenibilità degli orientamenti del P/P e svolge, quando necessario, la Verifica di esclusione (screening) del P/P dalla Valutazione Ambientale, ovvero la procedura che conduce alla decisione circa l'assoggettabilità o meno del P/P all'i nterno del processo di V.A.S.; b) elaborazione e redazione: il processo di V.A.S. definisce l'ambito di influenza del P/P (scoping), articola gli obiettivi generali, costruisce lo scenario di riferimento, verifica la coerenza esterna degli obiettivi generali del P/P, individua le alternative di P/P attraverso l'a nalisi ambientale di dettaglio, definisce gli obiettivi specifici del P/P e individua le azioni e le misure necessarie a raggiungerli, verifica la coerenza interna delle relazioni tra obiettivi e linee di azione del P/P attraverso il sistema degli indicatori, stima gli effetti ambientali delle alternative di P/P confrontandole tra loro e con lo scenario di riferimento al fine di selezionare l'alternativa di P/P, elabora il Rapporto Ambientale, costruisce il sistema di monitoraggio; c) consultazione, adozione e approvazione: il processo di V.A.S. collabora alla consultazione delle autorità competenti e del pubblico sul Rapporto Ambientale e sulla proposta di P/P e 2 La metodologia proposta ripercorre l'e sperienza condotta dal Progetto ENPLAN, conclusasi con la redazione di "Valutazione Ambientale di Piani e Programmi - Linee Guida", risultato del lavoro congiunto di 10 regioni italiane e spagnole coordinate dalla Regione Lombardia e basato su 14 progetti sperimentali effettuati da tre gruppi di lavoro (pianificazione strategica, strutturale e attuativa) coordinati, rispettivamente, dalla Regione Catalogna, Emilia-Romagna e Piemonte. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 12 di 50 accompagna il processo di adozione/approvazione con la redazione della " Dichiarazione di Sintesi" nella quale si illustrano gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta dell'a lternativa del P/P approvata e il programma di monitoraggio dei suoi effetti nel tempo; d) attuazione gestione e monitoraggio: il processo di V.A.S. accompagna l'attuazione delle previsioni di Piano attraverso una puntuale attività di monitoraggio e le connesse attività di valutazione e partecipazione, con il compito di fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni del P/P, verificando se esse sono effettivamente in grado di perseguire i traguardi di qualità ambientale che il P/P si è posto e di permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie. Lo schema proposto è caratterizzato quindi da tre elementi fondamentali: - presenza di attività che tendenzialmente si sviluppano con continuità durante tutto l'iter di costruzione e approvazione del P/P; - fase di attuazione del P/P come parte integrante del processo di pianificazione, in tal senso accompagnata da attività di monitoraggio e valutazione dei risultati; - circolarità del processo di pianificazione, introdotta attraverso il monitoraggio dei risultati e la possibilità/necessità di rivedere il P/P qualora tali risultati si discostino dagli obiettivi di sostenibilità che hanno motivato l'approvazione del P/P. 0.4.3 Il processo di partecipazione La V.A.S. prevede l'a mpliamento della fase di consultazione del pubblico a tutto il processo di pianificazione/programmazione. Gli strumenti da utilizzare nella partecipazione devono garantire l'informazione minima a tutti i soggetti coinvolti, che devono essere messi in grado di esprimere pareri su ciascuna fase e di conoscere tutte le opinioni e i pareri espressi e la relativa documentazione. La partecipazione integrata è supportata da momenti di: - concertazione: l'autorità procedente dovrebbe individuare, nella fase iniziale di elaborazione del P/P, gli Enti territoriali limitrofi o comunque interessati a vario titolo ai potenziali effetti derivanti dalle scelte di P/P, al fine di concordare strategie ed obiettivi generali; - consultazione: l'autorità procedente richiede pareri e contributi a soggetti esterni all'A mministrazione; - comunicazione e informazione: l'autorità procedente informa i soggetti, anche non istituzionali, interessati alla decisione per consentirne la comunicazione e l'espressione dei diversi punti di vista, nell'ottica dell'individuazione dei soggetti da coinvolgere nelle differenti fasi del processo e della definizione dei rispettivi ruoli, nonché della formulazione di iniziative di divulgazione delle informazioni. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 13 di 50 Figura 0.4.1 - Sequenza delle fasi di un processo di piano o programma (ridisegnata da DCR n.8-351/2007). Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 14 di 50 0.5 Aspetti metodologici generali e organizzazione del documento La metodologia definita per la redazione del Documento di Piano (DP) del Comune di San Giovanni in Croce (Figura 0.5.1) permetterà di prestare particolare attenzione alle tematiche ambientali e territoriali fin dalle sue prime fasi di elaborazione. Infatti, le scelte del Piano deriveranno a tutti gli effetti dalle considerazioni che scaturiranno dagli approfondimenti conoscitivi ed, in particolare, dalla loro sintesi condotta attraverso l'individuazione dei Punti di forza e dei Punti di debolezza del territorio per ciascuna componente ambientale, ma anche per gli aspetti sociali ed economici che caratterizzano il territorio comunale. Figura 0.5.1 - Schema logico generale che sarà seguito nell'elaborazione del Documento di Piano (DP) del Comune di San Giovanni in Croce: la V.A.S. non si configura come un momento statico di valutazione, ma come un momento dinamico che segue l'i ter completo di formazione del Piano, valutandone gli obiettivi e le singole azioni (e promuovendone eventualmente di nuove) per garantire gli indispensabili requisiti di sostenibilità. Sarà dapprima verificata formalmente la corrispondenza tra gli obiettivi del Piano e i contenuti fondamentali degli approfondimenti conoscitivi, oltre alla verifica di coerenza degli stessi obiettivi del Piano con gli obiettivi degli strumenti di pianificazione sovraordinata (Figura 0.5.2). Successivamente, saranno approfondite e valutate le vocazionalità del territorio comunale, con particolare riferimento alla destinazione per trasformazione residenziale e produttiva (e quindi alle politiche per la tutela e la salvaguardia), al fine di fornire un elemento di indirizzo alle scelte di trasformazione effettuate dallo staff di progettazione. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 15 di 50 Successivamente, le politiche/azioni previste dal DP saranno confrontate con gli obiettivi di sostenibilità, per valutarne la sostenibilità con le caratteristiche ambientali e territoriali del Comune di San Giovanni in Croce sia singolarmente, che complessivamente per componente ambientale (valutazione ex-ante). Infine, per ciascuna politica/azione di Piano saranno definite, ove necessarie, azioni di mitigazione e/o compensazione finalizzate ad eliminare o ridurre gli effetti negativi verificandone puntualmente l'efficienza ed il grado di adeguatezza, e sarà definito un Piano di monitoraggio degli effetti dell'attuazione del DP (valutazione in-itinere e valutazione ex-post). La V.A.S. per il Documento di Piano del Comune di San Giovanni in Croce si comporrà, quindi, di cinque fasi concatenate e logicamente conseguenti, che concorrono dapprima alla definizione dei contenuti del Piano stesso e successivamente delle Norme Tecniche di Attuazione, attraverso una valutazione della sostenibilità ambientale e territoriale dello strumento urbanistico: - Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e degli obiettivi; - Fase 2: Valutazione Ambientale preliminare (VAp) degli obiettivi generali del Piano; - Fase 3: Valutazione della sensibilità ambientale alla trasformazione - alternative di piano; - Fase 4: Valutazione Ambientale (VA) delle politiche/azioni di Piano; - Fase 5: Definizione del Piano di Monitoraggio. Si specifica, comunque, che ciascuna fase non deve essere interpretata come un meccanismo statico, ma dinamico in cui lo staff di progettazione formula delle proposte, che vengono immediatamente processate secondo la metodologia specificata, eventualmente modificate (feedback) e, quindi, formalizzate solo nel caso di risultanze complessivamente positive ed impatti accettabili. È proprio questo processo di feedback, come auspicato dalla legislazione sulla V.A.S., che garantisce il puntuale controllo su tutte le azioni proposte e il perseguimento dei migliori risultati, sia in termini di sviluppo economico che di tutela ambientale. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 16 di 50 Figura 0.5.2 - Schema operativo di dettaglio seguito nella redazione del DP del Comune di San Giovanni in Croce. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 17 di 50 0.5.1 Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e degli obiettivi La Fase 1 conterrà le analisi propedeutiche all'elaborazione della valutazione di coerenza e della valutazione ambientale, oltre a rappresentare la porzione del documento in cui, per semplicità di lettura, saranno presentati tutti gli elementi che saranno oggetto delle valutazioni successive, sebbene proprio gli elementi presentati siano il risultato dell'intero processo di V.A.S. e delle interrelazioni tra lo staff di progettazione e quello di valutazione attraverso un processo di feed-back continuo. In particolare, nella Fase 1 saranno: a) individuate le componenti ambientali da considerare; b) individuate e analizzate le norme, le direttive e i documenti programmatici di riferimento; c) sintetizzato lo stato di fatto del territorio comunale; d) individuati gli obiettivi generali degli strumenti di pianificazione sovraordinati; e) definiti gli obiettivi generici e specifici di sostenibilità ambientale e territoriale; f) individuati gli obiettivi e le politiche/azioni del Piano, che saranno oggetto delle successive valutazioni. 0.5.2 Fase 2: Valutazione Ambientale preliminare (VAp) degli obiettivi generali del Piano La Fase 2 rappresenta la prima fase di valutazione, in cui gli Obiettivi generali del Piano saranno confrontati con le caratteristiche del territorio comunale, prima, e con gli obiettivi generali di sostenibilità, poi, al fine di verificare la coerenza tra gli obiettivi definiti e le problematiche territoriali esistenti e quindi di indirizzare, fin dai primi momenti di elaborazione del Piano, le scelte verso la sostenibilità Questa fase si comporrà, quindi, di due sottofasi: a) Valutazione di Coerenza Interna preliminare (VCIp): valutazione di coerenza qualitativa degli Obiettivi generali di Piano (OGP) con le caratteristiche del territorio derivanti dagli aspetti conoscitivi, con particolare riferimento ai punti di forza e di debolezza che caratterizzano il territorio comunale per ciascuna componente ambientale e confronto con le indicazioni degli strumenti di pianificazione sovraordinati attraverso giudizi di tipo qualitativo, mirati all'individuazione di tematiche non adeguatamente trattate o di obiettivi contrastanti con le caratteristiche territoriali; b) Valutazione di Coerenza Esterna preliminare (VCEp): verifica di coerenza degli Obiettivi generali di Piano (OGP) con gli Obiettivi generali di sostenibilità (OGS) attraverso giudizi di tipo qualitativo, in modo da verificare che tutte le tematiche ambientali di maggiore rilevanza siano adeguatamente considerate all'interno del Piano. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 18 di 50 0.5.3 Fase 3: Valutazione della sensibilità ambientale alla trasformazione - Alternative di piano Nella Fase 3, ancora preliminare rispetto alla valutazione delle singole politiche/azioni di Piano, saranno confrontati gli obiettivi di Piano con la sensibilità ambientale del territorio, che permette di valutare le vocazioni delle differenti porzioni del territorio comunale indirizzando la localizzazione delle più rilevanti scelte di trasformazione verso gli ambiti a minor valenza ambientale e minori problematiche territoriali, prestando particolare attenzione alle aree da tutelare e salvaguardare. Tale fase rappresenta, quindi, la valutazione delle alternative, in quanto è evidente che la definizione della sensibilità ambientale alla trasformazione del territorio comunale fornisce allo staff di progettazione tutte le informazioni necessarie per scegliere la localizzazione maggiormente compatibile per gli interventi di trasformazione e di tutela, in un momento preliminare alla definizione delle scelte di Piano. 0.5.4 Fase 4: Valutazione Ambientale (VA) delle politiche/azioni di Piano La Fase 4 rappresenta la vera e propria Valutazione Ambientale Strategica quantitativa e preventiva delle singole politiche/azioni di Piano (valutazione ex-ante), permettendo di quantificare la sostenibilità di ciascuna politica/azione e di ciascuna componente ambientale, oltre che dell' � � intero Piano, e di definire e verificare le opportune azioni di mitigazione e compensazione per garantire la complessiva sostenibilità degli interventi. Innanzi tutto sarà verificata l'a deguatezza e la completezza delle Politiche/azioni di Piano (PA) rispetto agli Obiettivi generali di Piano (OGP) e, successivamente, rispetto agli Obiettivi specifici di sostenibilità (OSS). La fase si organizzerà, quindi, in due ulteriori sottofasi: a) Valutazione di Coerenza Interna (VCI): confronto tra le Politiche/azioni di Piano (PA) con gli Obiettivi generali di Piano (OGP), al fine di verificare che questi ultimi siano adeguatamente perseguiti all'i nterno del Piano e, conseguentemente, di evidenziare la presenza di scelte contrastanti o non coerenti, permettendone la razionalizzazione e una migliore specificazione; b) Valutazione di Coerenza Esterna (VCE): valutazione quantitativa di sostenibilità delle Politiche/azioni del Piano (PA) con gli Obiettivi specifici di sostenibilità (OSS), evidenziando gli effetti generati, definendo opportune azioni di mitigazione e/o compensazione finalizzate a garantire o ad incrementare ulteriormente la sostenibilità degli interventi e verificandone, infine, l'efficacia con una nuova valutazione di sostenibilità; la valutazione sarà condotta considerando i seguenti aspetti: - relativamente alla tipologia delle politiche/azioni di Piano: livello di concretezza con cui le politiche/azioni sono espresse dal Piano e priorità ed entità, anche dimensionale, della politica/azione stessa; Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 19 di 50 - relativamente alla tipologia degli effetti generati dalle singole politiche/azioni di Piano sugli obiettivi di sostenibilità: segno dell'effetto, probabilità dell'effetto, entità ed estensione spaziale dell'e ffetto, livello di strategicità dell'effetto in relazione all'o biettivo di sostenibilità considerato, durata e reversibilità dell'e ffetto. 0.5.5 Fase 5: Definizione del Piano di Monitoraggio (PM) L' � � u ltima fase del procedimento valutativo deve essere necessariamente volta alla predisposizione di un sistema di monitoraggio nel tempo degli effetti di Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed ai risultati prestazionali attesi (valutazione in-itinere e valutazione ex-post). Sarà necessario, in particolare, introdurre alcuni parametri di sorveglianza (indicatori) volti a verificare la bontà delle scelte strategiche adottate dal Piano e l'evoluzione temporale del sistema ambientale comunale. A ciò si aggiunga la necessità di individuare strumenti di valutazione adatti ad evidenziare l'eventuale insorgenza di elementi di contrasto non previsti e che non permettono il perseguimento degli obiettivi di Piano prefissati. Infine, sarà condotta una valutazione dell'a deguatezza del Piano di Monitoraggio, con l'obiettivo di verificare la completezza di indicatori ed indici prestazionali rispetto agli Obiettivi generali del Piano (OGP), alle politiche/azioni di Piano (PA) e agli impatti attesi, verificando la presenza di aspetti non adeguatamente controllati. 0.5.6 La Sintesi Non Tecnica (SNT) Con la finalità di rendere accessibili e facilmente comprensibili le questioni chiave e le conclusioni dell'intero processo di V.A.S. sia al pubblico, che ai responsabili delle decisioni, sarà redatta una Sintesi Non Tecnica. In tale documento saranno descritti gli aspetti di maggiore rilievo dello stato attuale dell'ambiente e del territorio, saranno individuati gli obiettivi di protezione ambientale sovraordinati, saranno illustrati gli obiettivi principali del Piano, saranno descritte le tecniche utilizzate per la valutazione dei possibili effetti significativi sulle caratteristiche ambientali e territoriali indotti dall'attuazione delle previsioni di Piano, saranno illustrate le misure previste per impedire, ridurre o compensare gli effetti negativi, saranno descritti i contenuti e l'adeguatezza del Piano di Monitoraggio. 0.5.7 La partecipazione La partecipazione al Piano sarà garantita da una serie di incontri con gli attori sociali di maggiore rilevanza presenti nel territorio, oltre ad assemblee pubbliche, aperte a tutta la cittadinanza, in cui saranno presentate le elaborazioni conoscitive fino a quel punto condotte, le considerazioni in merito agli obiettivi e alle azioni del nuovo piano comunale e le considerazioni derivanti dalla procedura di V.A.S., valutando le eventuali indicazioni o suggerimenti che in tali sedute dovessero emergere. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 20 di 50 1. FASE 1: ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI E DEGLI OBIETTIVI 1.1 Aspetti introduttivi La Fase 1 è costituita dalle analisi propedeutiche all'elaborazione della valutazione di coerenza e della valutazione ambientale, individuando, in sostanza, tutte le informazioni che sono alla base delle successive considerazioni, in relazione alle componenti ambientali da approfondire e al loro stato di fatto, all'i ndividuazione del quadro di riferimento legislativo e programmatico per la definizione degli obiettivi di sostenibilità e al sistema degli obiettivi e delle politiche/azioni del Documento di Piano. Tali informazioni, presentate per semplicità in questa fase e progressivamente integrate ed aggiornate in seguito all'evolvere della procedura di pianificazione e del processo di V.A.S., saranno utilizzate nelle valutazioni successive, attraverso un processo di feed-back continuo tra lo staff di progettazione e quello di valutazione. In particolare la presente fase si compone di sei sottofasi (Figura 1.1.1). Figura 1.1.1 - Schema metodologico della Fase 1 (Analisi delle componenti ambientali e degli obiettivi). Definizione degli obiettivi di sostenibilità: obiettivi generali (OSG) e specifici (OSS) fonti: norme, direttive e doc. programmatici di riferimento, pianificazione sovraordinata Individuazione e analisi delle norme, direttive e documenti programmatici di riferimento fonti: legislazione comunitaria, nazionale e regionale, documenti programmatici Sintesi dello stato di fatto del territorio comunale fonte: approfondimenti conoscitivi Ambito influenza Piano e interferenza siti Rete Natura 2000 Individuazione delle componenti ambientali Definizione degli obiettivi di Piano: obiettivi generali (OPG) e politiche/azioni(PA) fonte: PGT FASI SUCCESSIVE Individuazione degli obiettivi generali degli strumenti di pianificazione sovraordinati fonti: pianificazione sovraordinata Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 21 di 50 1.2 Ambito di influenza del Piano e interferenza con i siti Rete Natura 2000 L'ambito di influenza del Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) oggetto di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) è l'intero territorio comunale di San Giovanni in Croce. In realtà nel PGT saranno presumibilmente presenti previsioni che interessano anche altri territori comunali, comunque sempre in recepimento ad indicazioni di strumenti sovraordinati e in quella sede già valutati in termini di impatti sovralocali. Nel territorio comunale e in un suo adeguato intorno in cui siano attendibili effetti indotti dalle scelte del piano non sono presenti siti della Rete Natura 2000 (Allegato 1.A - Figura 01). Non si ritiene necessario, pertanto, attivare la procedura di Valutazione di Incidenza. 1.3 Definizione delle componenti ambientali Le componenti ambientali rappresentano gli aspetti ambientali, economici e sociali che costituiscono la realtà del territorio comunale. Le componenti ambientali per la Valutazione Ambientale Strategica sono state definite considerando le componenti ambientali individuate per gli Studi di Impatto Ambientale e valutando le tematiche affrontate dagli strumenti urbanistici comunali (Tabella 1.3.1). Tabella 1.3.1 - Componenti ambientali per la V.A.S. ID Denominazione 1 aria 2 rumore 3 risorse idriche 4 suolo e sottosuolo 5 paesaggio ed ecosistemi 6 consumi e rifiuti 7 energia ed effetto serra 8 mobilità 9 modelli insediativi 10 turismo 11 industria 12 agricoltura 13 radiazioni ionizzanti e non ionizzanti 14 monitoraggio e prevenzione Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 22 di 50 1.4 Individuazione e analisi delle norme, delle direttive e dei documenti programmatici di riferimento Per ognuna delle componenti elencate è stata effettuata una ricerca volta all'identificazione delle norme, delle direttive e dei documenti programmatici di riferimento (Tabella 1.4.1), ovvero delle indicazioni e delle prescrizioni di legge contenute nella legislazione europea, nazionale e regionale in merito alla componente ambientale considerata, oltre che alle buone pratiche e ai documenti programmatici (comunitari, nazionali e locali). Questa fase permette di individuare i principi imprescindibili per la valutazione ambientale, a garanzia della sostenibilità delle Politiche/azioni di Piano. Tabella 1.4.1 - Aspetti della legislazione vigente considerati per le singole componenti ambientali. Componente ambientale Aspetti legislativi considerati 1. Aria Sono stati considerati i contenuti delle norme finalizzate alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e alla definizione di obiettivi di qualità, valori guida e valori limite per gli inquinanti atmosferici, oltre alle norme per il contenimento delle emissioni inquinanti, anche in relazione ai gas serra e ad alcune sostanze particolarmente dannose per la fascia dell'ozono. Sono inoltre stati affrontati i contenuti delle norme finalizzate alla valutazione della qualità dell'aria nei centri abitati e alla definizione di interventi di miglioramento e risanamento della qualità dell'aria. Sono infine state considerate le norme relative alla regolamentazione delle emissioni delle varie tipologie di veicoli a motore. 2. Rumore Sono state considerate le norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente esterno e abitativo dalle sorgenti sonore, con particolare riferimento alla classificazione acustica del territorio, all'eventuale definizione di piani di risanamento acustico e alla definizione dei valori limite e di attenzione di emissione e immissione e di qualità dei livelli sonori. Sono inoltre state considerate le norme per la prevenzione ed il contenimento dell'inquinamento acustico avente origine dall'esercizio delle infrastrutture ferroviarie e stradali. 3. Risorse idriche Sono state considerate le norme sia per la gestione, la tutela e il risparmio della risorsa idrica, in termini di volume di acque impiegate per il consumo umano e di mantenimento dei deflussi minimi nei corsi d'acqua, sia per quanto riguarda la tutela delle acque in relazione alla disciplina e al trattamento degli scarichi che afferiscono ai corpi idrici e fognari e al miglioramento e al risanamento della qualità biologica dei corpi d'a cqua. A tal proposito sono stati considerati gli obiettivi di qualità delle acque destinate al consumo umano, gli obiettivi minimi di qualità ambientale delle acque superficiali e sotterranee e gli obiettivi di contenimento di alcune destinazioni d'uso in aree particolarmente sensibili, in relazione alla vulnerabilità dei corpi idrici superficiali o degli acquiferi. Sono stati inoltre considerati gli obiettivi di riutilizzo di acque reflue depurate e in generale delle acque meteoriche per usi compatibili. Sono state infine considerate le norme relative alla protezione della popolazione dal rischio idraulico e alla limitazione degli eventi calamitosi. 4. Suolo e sottosuolo Sono state considerate le norme relative alla difesa del suolo, al dissesto e al rischio idraulico, geologico e geomorfologico, oltre che alla protezione della popolazione dal rischio sismico. Sono stati considerati gli obiettivi di conservazione e recupero di suolo, con particolare riferimento agli obiettivi di salvaguardia del suolo agricolo e di bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati. Sono infine stati considerati gli obiettivi che deve perseguire l'attività estrattiva. 5. Biodiversità e paesaggio In generale, sono stati considerati gli obiettivi di rilevanza paesaggistica e naturalistica per gli ambiti rurali e urbani. Sono stati quindi considerati gli obiettivi delle norme volte alla tutela e alla salvaguardia della biodiversità, con particolare riferimento a quelle per la gestione delle aree naturali protette e degli elementi della Rete Natura 2000, per la tutela di habitat e specie rare o minacciate, per il potenziamento della diversità biologica negli ambienti fortemente antropizzati e per la ricostruzione di elementi di connessione ecologica. Sono stati infine considerati gli obiettivi delle norme volte alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione del paesaggio rurale ed urbano, con riferimento sia alle bellezze panoramiche, sia agli elementi di particolare pregio naturale, ambientale e storico-architettonico. Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 23 di 50 Componente ambientale Aspetti legislativi considerati 6. Consumi e rifiuti Sono state considerate le norme relative al contenimento dell'uso di materie prime e della produzione di rifiuti e scarti, all'incremento della raccolta differenziata, del riutilizzo, del riciclaggio e del recupero, al contenimento e alla regolamentazione delle attività di smaltimento. Sono state inoltre considerate le norme che disciplinano la gestione delle discariche e il conferimento dei rifiuti in discarica. Sono state infine considerate le norme che regolamentano l'impiego di sostanze particolarmente inquinanti. 7. Energia ed effetto serra Sono state considerate le norme che regolamentano il contenimento dei consumi energetici, l'impiego di fonti rinnovabili di produzione dell'energia e del calore, la progettazione con tecniche di risparmio energetico. È stata inoltre considerata la normativa che disciplina la pianificazione comunale relativo all'uso delle fonti rinnovabili di energia. 8. Mobilità Sono state considerate le norme relative sia agli aspetti di efficienza del sistema di spostamento di merci e persone e ai livelli di servizio delle infrastrutture per la mobilità, sia al contenimento della mobilità urbana e all'impiego di sistemi di trasporto sostenibile, in relazione alla qualità della vita in termini di sicurezza del sistema della mobilità e di contenimento degli impatti ambientali indotti. 9. Modelli insediativi Sono state considerate le norme relative alla regolamentazione degli spazi del territorio urbanizzato, in relazione agli obiettivi da perseguire, all'ammissibilità degli interventi nelle sue varie porzioni, agli standard minimi, all'accessibilità ai servizi, alle dotazioni territoriali e ambientali, in relazione alla possibilità di garantire le migliori condizioni di vita alla popolazione. 10. Turismo Sono state considerate le norme relative alla regolamentazione delle attività turistiche, con particolare riferimento alle forme di turismo compatibile e a basso impatto. 11. Industria Sono state considerate le norme che regolamentano l'o rganizzazione e la gestione delle aree produttive, con particolare riferimento agli elemento che possono concorrere al contenimento del loro impatto sulla salute umana e sull'ambiente, sia in condizioni ordinarie, sia in caso di incidente. A tale proposito sono state considerate le norme relative alla presenza di industrie particolarmente inquinanti, insalubri o con presenza di sostanze pericolose, oltre alle norme che regolamentano la gestione delle attività produttive, quali l'istituzione di aree ecologicamente attrezzate, l'attivazione di sistemi di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS) e la valutazione del ciclo di vita dei prodotti (LCA). Sono infine state considerate le norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. 12. Agricoltura Sono state considerate le norme relative alla regolamentazione degli ambiti rurali e delle attività agricole in essi presenti, con particolare riferimento alle forme di coltivazione e alle specie compatibili e a basso impatto e alle politiche agro-ambientali di miglioramento e riqualificazione dell'a mbiente e del paesaggio agricolo. 13. Radiazioni Sono state considerate le norme per la protezione dell'esposizione a campi elettromagnetici ad alte e basse frequenze, con particolare riferimento alla definizione di eventuali piani di risanamento di situazioni incompatibili con la salute umana e alla definizione dei valori limite, di attenzione e di qualità di esposizione della popolazione. Sono state considerate anche le norme relative alle radiazioni ionizzanti, con particolare riferimento alla presenza di radionuclidi fissili. 14. Monitoraggio e prevenzione Sono stati considerati i contenuti specifici delle norme finalizzate alla costruzione di basi di dati conoscitive territoriali e ambientali, oltre a obiettivi di controllo e monitoraggio relativi alle singole componenti ambientali, desunti dalle legislazioni di settore e accorpati in questa componente ambientale per semplicità. 1.5 Sintesi dello stato di fatto del territorio comunale Gli approfondimenti conoscitivi delle caratteristiche del territorio comunale sono stati condotti in riferimento agli aspetti territoriali, sociali, economici, urbanistici e paesaggistici. Per quanto riguarda le tematiche di più stretta pertinenza ambientale e del paesaggio naturale e con particolare riferimento agli indicatori di valutazione direttamente impiegati nella presente Valutazione Ambientale Strategica, tali approfondimenti sono riportati in allegato al presente documento (Allegato 1.B). Comune di San Giovanni in Croce 094_VAS-DS_rev_01-00 Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento di Piano (DP) V.A.S. - Documento di Scoping dott. Davide Gerevini pagina 24 di 50 Per ciascuna componente considerata è di seguito riportata la sintesi dello stato di fatto esistente, che sarà, nel corso delle valutazioni, progressivamente integrata e aggiornata in funzione di eventuali nuove analisi condotte. Con la finalità di sintetizzare i contenuti degli approfondimenti conoscitivi si ritiene opportuno individuare i Punti di forza e i Punti di debolezza del territorio comunale (Analisi SWOT)3. Tale analisi permette di evidenziare, anche ad un pubblico non tecnico, gli elementi positivi e negativi presenti nel territorio relativamente a ciascuna componente ambientale considerata (Tabella 1.5.1). Tale analisi, oltre a rappresentare la base conoscitiva sintetica per la redazione dei contenuti del Piano, assume la valenza di imprescindibile elemento di confronto per la valutazione di coerenza interna. Tabella 1.5.1 - Punti di forza e di debolezza del territorio comunale. Punti di forza Punti di debolezza Componente ambientale: 1. Aria Qualità dell'aria: concentrazioni generalmente contenute di biossido di zolfo e monossido di carbonio. Emissioni: il PTCP prevede la realizzazione di una viabilità complanare al centro abitato al fine di limitare l' � � attraversamento del paese in senso nord-sud. Emissioni: nel centro abitato di San Giovanni in Croce non sono presenti particolari sorgenti di emissioni. Qualità dell'aria: condizioni di criticità per PM10 (particolato), ozono (nel periodo estivo) e, almeno parzialmente, ossidi di azoto. Emissioni: la porzione sud-occidentale del centro abitato di San Giovanni in Croce si sviluppa non molto distante dall'area produttiva (sebbene non localizzata, rispetto ad essa, lungo la direzione dei venti prevalenti). Emissioni: il centro abitato è attraversato da una viabilità di rango regionale (ex SS n.343), destinata peraltro a vedere incrementato il proprio traffico con la realizzazione di alcune previsioni sovracomunali. Allevamenti: la tematica è ancora in fase di approfondimento, tuttavia si evidenzia che è presente un allevamento avicolo a sud-ovest del centro abitato di San Giovanni in Croce, le cui fasce di rispetto ne interessano una buona porzione. Componente ambientale: 2. Rumore Inquinamento acustico: il PTCP prevede la realizzazione di una viabilità complanare al centro abitato al fine di limitare l'attraversamento del paese in senso nord-sud. Inquinamento acustico: il centro abitato è attraversato in direzione nord-sud dalla linea ferroviaria Parma-Brescia. Inquinamento acustico: il centro abitato è attraversato da una viabilità di rango regionale (ex SS n.343), destinata peraltro a vedere 3 L'individuazione dei Punti di forza e dei Punti di debolezza del territorio comunale è stata condotta con lo scopo di riassumere i contenuti

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