Alcuni storici intendono ravvisare
in Bordolano l'antica fortezza romana di Bedriaco di cui parla
Tacito nelle sue "Storie" ai cap. XVI, XIX e XX. Si trattava di una
fortezza romana di primo ordine, fornita di ogni mezzo di offesa e
di difesa e base di rifornimento per gli eserciti che operavano in
alta Italia. Tacito la pone "inter Cremonam Veronamque". la sua
celebrità è dovuta particolarmente alla battaglia tra Ottone e
Vitellio e tra Vitellio e Vespasiano. Comunque è certa la sua
esistenza sul finire del VII secolo, quando gli abitanti di Cremona
fuggirono davanti ad Agilulfo ricercandovi asilo tra i boschi e le
paludi che occupavano il largo letto del fiume
Oglio. Assegnata da Agilulfo al Conte di Brescia, Bordolano
tornò a Cremona sotto lo scettro di Carlo Magno, e da allora segue
tutte le vicissitudini del contado cremonese come centro di
commercio importante sull'Oglio e sede di fortezza militare.
Cinta di doppie mura, era difeso da un castello sede di un
Capitano e delle milizie cremonesi. Distrutta più volte e sempre
ricostruita, più. Nel 1218 Bordolano venne distrutto dalle truppe
milanesi; all'inizio del Trecento era controllata dai Cavalcabò,
famiglia di parte guelfa.
Nel giro di pochi anni però il governo di Cremona passò alla
parte ghibellina, vicina all'imperatore Enrico VII, che aveva nei
Dovara e nei Ponzone le famiglie di maggior spicco. In seguito
all'allontanamento dell'imperatore le sorti della città tornarono
in mano ai
guelfi, con Guglielmo Cavalcabò nel 1312. Nel 1432 la città
venne occupata dai veneziani con Francesco Gonzaga.
Tornata nel XV secolo sotto il controllo di Milano fu feudo
dei Visconti, nell'500 fu occupata dai francesi, e il castello in
seguito venne distrutto dagli spagnoli.
Nel 1525, infine, fu data in feudo da Francesco II Sforza ai
Del Maino. In età spagnola era infeudato al conte del Maino nobile
milanese, nel 1562 è citato tra i comuni del contado di Cremona,
nel 1751 risulta essere una comunità della provincia superiore del
Contado cremonese.
Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune era
amministrato da un consiglio formato da 20 consiglieri e dal
cancelliere che si riuniva per il riparto delle tasse, eleggeva tre
deputati al governo ai quali era affidata l'amministrazione
ordinaria della Comunità.
La giurisdizione del comune era affidata sia al podestà di
Cremona, sia al podestà del feudo, il console era il tutore
dell'ordine pubblico.
Nel 1859 Bordolano era retto da un consiglio di quindici
membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IV
di Soresina. In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865
il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un
consiglio.
Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di
Cremona della provincia di Cremona. In seguito alla riforma
dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva
amministrato da un podestà.
Breve storia del Comune di Bordolano
Cenni storici su Bordolano