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Comune di
Corte de' Cortesi con Cignone

Breve storia del Comune di Corte de' Cortesi con Cignone

LA STORIA DEL COMUNE
Palazzo Comunale Piazza Vittorio Veneto
CORTE DE' CORTESI Il toponimo Corte Dè Cortesi deriva dal latino medievale "curtis" nel senso di "castello con ampi poderi" e dalla famiglia patrizia cremonese "Cortesi" o "De Cortesi" di cui fu possesso.
Un membro di tale famiglia, Odone; fu console di Cremona nel 1182. Sembra che Corte prima di assumere l'appellativo di "de Cortesi" si chiamasse Cortenuova.
Il comune attuale è formato da due paesi originariamente distinti, Corte Dè Cortesi e Cignone, la cui origine risale con ogni probabilità al periodo altomedievale.
Nei primi anni del XIII secolo fu teatro di una battaglia tra Cremona e altri comuni della Lombardia.
Fu spesso teatro di scontri tra i comuni di Cremona e Brescia, che si contendevano le sponde del fiume Oglio, diventando sempre più aspri con l'inserimento di Brescia nella Repubblica di Venezia.
Nel 1451 Corte Dè Cortesi è menzionato tra le terre, le ville e i luoghi "que nunc obediunt civitati Cremona".
Dal 1525 risulta infeudata alla famiglia del Maino, che riscuoteva il dazio sull'imbottato del fieno e del vino.
Nel 1751 (Risposte ai 45 quesiti) era una Comunità della provincia superiore del Contado cremonese. Il Consiglio Generale si riuniva in occasione dell'elezione annuale del nuovo deputato al governo, che avveniva per estrazione tra dodici consiglieri, detti sindaci, alla presenza del podestà feudale, del console e del cancelliere.
Il nuovo deputato al governo si occupava dell'amministrazione del comune insieme a quello dell'anno precedente.
Al cancelliere, oltre alla redazione delle pubbliche scritture, era affidata anche la cura dell'archivio del comune che era conservato in una stanza adibita allo scopo.
I dodici sindaci nominavano inoltre un tesoriere a cui erano affidate tutte le operazioni relative alla riscossione dei carichi.
Alla metà del secolo XVIII il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà feudale, residente a Bordolano. Il console prestava giuramento sia alla banca del feudo e sia alla banca criminale della provincia superiore della cura pretoria. All'e poca la comunità contava 863 anime.
Nel compartimento territoriale dello Stato di Milano, nel 1757, risulta inserito nella delegazione VII della provincia superiore di Cremona.
Al comune di Corte Dè Cortesi era unità la comunità di Cantonada.
Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca, pubblicato con editto del 26 settembre 1786, apparteneva alla delegazione VII della provincia di Cremona.
Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 era uno dei comuni del distretto 14 di Casalbuttano del dipartimento dell'Alto Po.
Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata nel 1801 era uno dei 142 comuni del distretto I di Cremona del dipartimento dell'Alto Po.
Nel 1816 apparteneva al distretto V di Robecco.
Con decreto del 1 gennaio 1841 al comune di Corte Dè Cortesi fu aggregato il comune di Campagnola. Il comune nel 1853 fu inserito nel distretto IV di Robecco della provincia di Cremona.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Corte de' Cortesi con Cignone con 1.621 abitanti. retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Robecco, circondario I di Cremona, provincia di Cremona. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.721 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Casalbuttano, circondario di Cremona e provincia di Cremona (Circoscrizione amministrativa 1867). Sino al 1867 il comune mantenne la denominazione di Corte de' Cortesi e, in seguito all'aggregazione del soppresso comune di Cignone (R.D. 21 novembre 1867, n. 4063), assunse la denominazione di Corte de' Cortesi con Cignone. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.684 (Censimento 1871); abitanti 2.684 (Censimento 1881); abitanti 2.876 (Censimento 1901), abitanti 2.800 (Censimento 1911); abitanti 2.642 (Censimento 1921). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.589 (Censimento 1931); abitanti 2.433 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Corte de' Cortesi veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.370 (Censimento 1951); abitanti 1.896 (Censimento 1961), abitanti 1.371 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Corte de' Cortesi aveva una superficie di ettari 1.279.

COMUNE DI CIGNONE sec. XVI - 1757 Cignone è citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 (Repertorio scritture contado di Cremona, sec. XVI-XVIII) ed elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644). Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751 Cignone era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese, dato confermato anche dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento, datate 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3055). Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che la comunità era di pertinenza del feudo di Bordolano, infeudato al marchese del Maino. Il comune era amministrato dal consiglio generale, costituito da tutti gli interessati rurali, che si riunivano in piazza, con l'intervento dell'assistente regio, dei deputati, del cancelliere e del console, quando si trattava di imporre le tasse o di discutere di affari importanti; al consiglio spettava inoltre l'elezione annuale dei due deputati, del cancelliere, del console e del tesoriere incaricato di svolgere tutte le operazioni relative alla riscossione delle imposte. L'amministrazione ordinaria era di competenza di uno dei due deputati e del cancelliere. Alla metà del XVIIII secolo il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà feudale, residente a Cremona e sostituito da un luogotenente, e a quella del podestà di Cremona. All'epoca la comunità contava 639 anime. (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3055).
Nel compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato con editto del 10 giugno 1757, risulta inserito nella delegazione VII della provincia superiore di Cremona (editto 10 giugno 1757).
Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca, pubblicato con editto del 26 settembre 1786 apparteneva alla delegazione VII della provincia di Cremona (editto 26 settembre 1786).
Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Cignone era uno dei comuni del distretto 14 di Casalbuttano del dipartimento dell'Alto Po (legge 12 fiorile anno VI b). Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1798 Cignone era uno dei comuni del distretto XIV di Casalbuttano del dipartimento dell'Alto Po (legge 5 vendemmiale anno VII). Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Cignone era uno dei 142 comuni del distretto I di Cremona del dipartimento dell'Alto Po (legge 23 fiorile anno IX). Con il decreto emanato in data 8 giugno 1805 il comune di Cignone, in applicazione della legge del 24 luglio 1802 e in virtù dei 895 abitanti, fu classificato come comune di III classe e venne incluso nel cantone IV di Casalbuttano del distretto I di Cremona del dipartimento dell'Alto Po (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805 a). In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il comune di Cignone fu concentrato nel comune denominativo di Corte de' Cortesi (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809).
Con l'attivazione dei comuni in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, Cignone faceva parte del distretto V di Robecco della provincia di Cremona (notificazione 12 febbraio 1816). In forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde, Cignone era un comune con convocato del distretto V di Robecco (notificazione 1 luglio 1844). Nel 1853 Cignone, comune con convocato e una popolazione di 940 abitanti, fu inserito nel distretto IV di Robecco della provincia di Cremona (notificazione 23 giugno 1853).
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Cignone con 957 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Robecco, circondario I di Cremona, provincia di Cremona. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 921 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Casalbuttano, circondario di Cremona e provincia di Cremona (Circoscrizione amministrativa 1867). Nel 1867 il comune di Cignone venne aggregato al comune di Corte de' Cortesi, attualmente denominato Corte de' Cortesi con Cignone (R.D. 21 novembre 1867, n. 4063).
(A cura di Anna Maria Benetollo, archivista comunale)

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